sabato 7 maggio 2011

La città che vorrei: in salute


nella foto l'Aperitivo democratico con David Sassoli
La voglio in salute, la mia città. E uso – spiega il segretario del Pd Alessandro Di Tommaso - un gioco di parole per introdurre un nuovo approccio: il Pd cambia sanità con salute, mette al centro la persona non solo nei percorsi di cura, ma anche e soprattutto nei processi di educazione, prevenzione e mantenimento della salute”. Una parola per programma: la sintesi di un nuovo Welfare, di comunità. E di una diversa politica sociale che di differenzi da un passato di diritti negati, elemosinati e di persone considerate come una spesa da tagliare, superflue l'assistenza domiciliare, il centro diurno, l'assistenza agli anziani, a diversamente abili, minori e stranieri o fondi da “distrarre”, bonus bebè, contributi per gli affitti, per madri nubili, per le famiglie. “Mettere al centro la persona per un'amministrazione vuol dire promuovere per tutti i cittadini l'uguaglianza delle opportunità, il raggiungimento dell'autosufficienza e della realizzazione personale. In concreto, il primo passo sarà – spiega Di Tommaso – un'attenta verifica del reale funzionamento dell'Azienda Speciale al fine di ottimizzare, eventuali, elementi di forza e superare di-sfunzionalità e sprechi, avviando nel contempo le linee guida per una politica sociale integrata e distrettuale. Non una politica sulla spinta delle emergenze, ma programmata che dia la priorità, anche ci fosse un solo centesimo in cassa, ai servizi ai minori, diversamente abili, anziani; risposte al disagio sociale, prima che economico; assistenza domiciliare personale e integrata; difesa del consultorio materno infantile, attualmente in sofferenza senza mezzi e risorse umane; mantenimento dell'ambulatorio ginecologico, in chiusura; gestione delle cronicità, delle forme di disabilità e di disagio sociale coordinando la componente sanitaria e il segretariato sociale del Comune; formazione per facilitare l'ingresso o reingresso nel mondo del lavoro per giovani e meno giovani; asili nido in numero adeguato alla domanda, centri di aggregazione di quartiere e di spazi ricreativi. Di pari passo, il mantenimento e il potenziamento degli standard dell'offerta sanitaria espressa dal nostro Polo Ospedaliero, Ospedale “A.Fiorini” consolidando, non smantellando, la partnership con la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università “La Sapienza di Roma”: una realtà capace in soli 5 anni di diventare polo d'eccellenza per qualità e quantità di risposta al cittadino. Una sfida, un nuovo Welfare di comunità. Ma da qui – conclude Di Tommaso - iniziano le pari opportunità: far diventare l'esigenza di una mamma programma, non portare una mamma in lista, un giovane o disoccupato”.


Alessandro Di Tommaso,
Segretario Pd – circolo di Terracina 
Terracina, 7 maggio 2011 

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