giovedì 28 aprile 2011

L'alternativa c'è: è il Partito democratico


Terracina al Futuro: un’idea di città fondata sulla famiglia, sul lavoro e sulle nuove generazioni
mercoledì 27 febbraio
ore 19.30
Hotel Palace, via Lungomare Matteotti
Interverranno:
Rosy Bindi, Presidente del Pd e vicepresidente della Camera
Sesa Amici, Deputato del Pd
Enrico Forte, Segretario Provinciale del pd
Alessandro Di Tommaso, Segretario comunale del circolo
Domenico Zappone, candidato Sindaco

nella foto Rosy Bindi
Non potevo permettermi di assentarmi, né come vicepresidente della Camera, né come Presidente del Partito democratico. Vi prometto che non mancherà il mio contributo sia per l’amicizia e la stima che mi legano a Mimmo, sia per l’importanza che riveste la consultazione elettorale per la vostra città”. Con queste parole Rosy Bindi spiegava i motivi della sua mancata partecipazione all’incontro su Etica pubblica e governo della città organizzato dal PD il 30 marzo scorso. “Nel chiedervi scusa – ha aggiunto l’on. Bindi in chiusura – vi chiedo però anche un grande impegno e vi do appuntamento alla prossima volta”. Due righe, due battute al telefono che fanno la differenza e bastano di per sé a spiegare l’incontro di mercoledì 27 febbraio ore 19.30 Hotel Palace. il rispetto degli impegni presi, delle persone e delle istituzioni è il valore aggiunto di Rosy Bindi che viene a Terracina non per imporre un candidato, né per offrire ricette precostituite, ma per dare ancora più senso alla battaglia del Partito democratico e del candidato Sindaco Mimmo Zappone. Rosy Bindi: un nome, una garanzia che non ha bisogno di presentazione, per lei parla la sua storia politica: di donna impegnata in politica, ma “non a disposizione”. Non “una signora”, né un corpo da svilire o apprezzare, ma un apprezzato e stimato esponente politico dell’opposizione, capace di unire, di reagire e di indignarsi di fronte all’arroganza del potere. Una donna che sa il fatto suo, laureata in Scienze Politiche, era accanto a Vittorio Bachelet quando venne ucciso il 12 febbraio 1980, lungamente impegnata nell’Azione cattolica, ministro della Famiglia, Ministro della Salute e, in questa prima parte della legislatura iniziata nel 2008, la parlamentare più presente in aula: 0 le assenze. Da sempre sostenitrice di un Pd, in grado di raccogliere le diverse anime del centro-sinistra. Non un contenitore ma un partito capace di unire e di aggregare in funzione di affinità umane, culturali e di una stessa concezione della vita pubblica, che riparta dalla Costituzione, dai principi di legalità, di separazione e autonomia dei poteri, di laicità della politica; che rimetta al centro dell’agenda politica azioni concrete per la risoluzione dei problemi del paese: dalla crisi economica ad una nuova politica sociale che invece di tagliare i servizi investa sulle persone. Una presenza, quella di Rosy, che vuol dire ancora una volta passione per il bene comune, unità, rispetto delle regole, difesa della dignità della persona, della famiglia, dei giovani e soprattutto dei più deboli, capacità di dialogo, apertura e confronto. Da e con una donna apre la campagna elettorale il Partito democratico. Rosy Bindi viene a Terracina al fianco del candidato a Sindaco Mimmo Zappone per dire che un’altra Terracina è possibile, dalla parte dei cittadini. 
Partito democratico - circolo di Terracina 
nella foto la presentazione dei candidati

Questa volta, nessuna sorpresa dell’ultima ora o scherzo di Carnevale in ritardo. Ed ha lasciato il segno, non è stata una presenza quella di Rosy Bindi, Presidente Nazionale del Partito democratico, nonché Vice Presidente della Camera dei Deputati, all’incontro organizzato da Mimmo Zappone candidato Sindaco, dal Partito democratico tutto,tanto che è stata l’occasione di presentare i 24 candidati, uno ad uno, perché dietro le cose da fare, ci sono le persone. “È questo che fa la differenza, la credibilità delle persone – l’ha ribadito con forza Rosy Bindi nel suo intervento - .dalla nostra parte non troverete sindaci improvvisati come prestanome della vecchia classe dirigente,oltre che calati dall’alto, ma Mimmo Zappone perché un sindaco vero è “uno di noi” che per esperienza, storia e impegno sa, e Mimmo lo fa da sempre, dialogare, parlare alla persone, alla sua  città. Oltre che far quadrare i conti, ma in questo avrà dalla sua Chiara la moglie. E se la Terracina vive un momento difficile, non è quella che dovrebbe essere: non è colpa del diavolo, ma di chi invece di servire la città, mettersi al servizio della città, si è servito della città. Quindi bisogna avere il coraggio di fare nomi e cognome dei responsabili. Perché non passi il messaggio che “siamo tutti uguali”: non è vero, non siamo tutti uguali. Una generalizzazione qualunquistica che porta con sé  sfiducia, delusione e perdita d’impegno nei cittadini. È proprio nei momenti difficili che bisogna impegnarsi, crederci: l’alternativa, e noi lo siamo, è possibile. Un’altra Terracina è possibile”. Ad accoglierla, un meraviglioso colpo d’occhio a detta del Presidente del Pd. Non quello di una sala gremita, attenta e partecipe, che pure c’era, ma la vista di Terracina: “avevo dimenticato – confessa la Bindi – di quanto fosse bella la vostra città, ci vengo sempre di notte e di corsa. Un motivo in più, per il Pd, per Mimmo ad andare avanti che un’altra città è possibile: si può fare, si deve fare. Noi siamo l’alternativa in città, nel paese, perché abbiamo idee, non favole per programma; uomini e donne, non burattini; e non abbiamo altri interessi, particolari e privati, da difendere, ma solo quelli della città, Terracina in questo caso, del paese”.
Partito democratico - circolo di Terracina
Terracina, 27 aprile 2011 

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