domenica 1 maggio 2011

La città che vorrei: a basso consumo, non a luci spente

3° capitolo: energie rinnovabili e alternative
La sostenibilità ambientale non come slogan, ma per programma non può che non contemplare una puntata sull’energia.  Questo è uno dei capitoli strategici – racconta il segretario del partito democratico Alessandro Di Tommaso – del programma presentato dal Pd , da Mimmo Zappone candidato Sindaco. La città che vorrei, a cui abbiamo lavorato in questi dai banchi dell’opposizione, in città, non sarà  illuminata dai riflettori delle inchieste della magistratura, dai blitz in piena notte delle forze dell’ordine o da luci a lume di candela sul lungomare, la nostra vetrina spenta, come quelle delle imprese “costrette” a spegnere le insegne lasciando al buio per settimane le vie della città in segno di protesta con l’amministrazione di centro-destra”. Eppure un’altra Terracina è possibile, il segretario del Partito democratico ne è convinto: “a patto che imbocchiamo - ha continuato Di Tommaso – la strada di un uso delle fonti energetiche pulito e a basso consumo. È necessario quindi adottare politiche che favoriscano la nascita di una nuova filiera basata sullo sfruttamento delle energie rinnovabili insieme alla creazione di una rete di micro-generazione fatta di piccoli impianti armonizzati sul territorio che vedano la responsabilizzazione ed il favore delle comunità locali. Le azioni dovranno essere orientate alla diversificazione delle fonti di energia; al rilancio delle produzione di energia pulita; promozione ed incentivazione della diffusione di energia prodotta da privati mediante piccoli-medi impianti alimentati da fonti rinnovabili; promozione della produzione congiunta di energia elettrica e calore nei singoli edifici; trasformazione dei rifiuti da problema a risorsa mediante la costruzione di dissociatori molecolari; diffusione e semplificazione degli incentivi per l’impiego delle fonti rinnovabili; semplificazione della normativa vigente e riordino delle competenze in materia di energia; promozione dell’innovazione tecnologica e dell’efficienza energetica volta alla riduzione complessiva del costo dell’energia”.  Non c’è infatti sviluppo socio-economico possibile della città, del paese se che non tenga conto della sostenibilità ambientale. Che “non è una parolina magica, ma sostenibilità ambientale vuol dire – ha concluso il segretario – qualità della vita. E se non è compito questo, che compete alla politica, ad un nuovo modo di fare politica alternativo e credibile, avremo “un futuro remoto”, non “futuro presente”. Invece: si può fare, si deve fare”.

Alessandro Di Tommaso, Segretario del circolo
Domenico Zappone, Candidato Sindaco
Partito democratico - circolo di Terracina
Terracina, 29 aprile 2011

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